Imparare l’uso delle Stampanti 3D: contro l’obsolescenza programmata

L’obbiettivo è quello di contrastare il consumismo provocato dall’obsolescenza programmata o pianificata che consiste nel processo per cui un dispositivo elettronico (smartphone, computer, tablet, elettrodomestico) dopo un paio di anni dall’acquisto diventa inutilizzabile o molto semplicemente si rompe, questo perché in fase di progettazione vengono inseriti in modo volontario dai progettisti elementi di debolezza e fragilità strutturali che ne determinano una rapida usura, che vengono messi fuori produzione costringendoci a cambiare l’intero dispositivo anziché sostituire un piccolo componente.

Il progetto prevede la costruzione di un laboratorio per la stampa 3D con due stampanti di tipo professionali e due PC per la progettazione e modellazione, che promuova sul territorio corsi di formazione con la finalità di creare nuove professionalità orientate al riuso e riciclo anche attraverso la riparazione di elettrodomestici.

Dal punto di vista formativo quello che risulta molto interessante della stampa 3D, è senza dubbio, la possibilità di programmare una macchina per farle compiere delle azioni finalizzate alla realizzazione di un oggetto a tutti gli effetti, con una particolare attenzione all’utilizzo di eco-materiali.