Un contratto di rete di impresa per produrre, distribuire e consumare cibi locali

Considerando la situazione dell’agricoltura in Lombardia che vede un serio rischio di desertificazione e la perdita della biodiversità a causa dell’agricoltura e degli allevamenti intensivi, della monocoltura del mais e dall’uso di diserbanti, pesticidi e fertilizzanti chimici pensiamo sia necessario incentivare il ritorno nei campi per produrre cibo per le comunità territoriali, un agricoltura che vede protagonisti piccoli e medi coltivatori diretti, cooperative agricole, soggetti dell’agricoltura sociale, le esperienze di CSA (Comunità di Sostegno all’Agricoltura) ed i GAS (Gruppi d’Acquisto Solidale) con le reti che li alimentano.

Il progetto prevede la creazione di una rete di supporto reciproco tra agricoltori e consumatori che pratichi un diverso modo di produrre e consumare basato su legami di prossimità, solidarietà, sostenibilità, sulla distribuzione del reddito, dei beni comuni e sulla pratica di stili di consumo consapevole. È previsto l’acquisto di un furgone e l’impiego di una persona.

Tale attività partirà nel mese di Aprile 2022 ed a sostegno dello sviluppo, dell’arricchimento e della sostenibilità nel tempo della stessa abbiamo presentato un progetto alla Chiesa Valdese, che se accettato sarà finanziato nel 2023, dal titolo:

GaSpaccio: da GAS a comunità alimentare locale”

L’obbiettivo consiste nella creazione di un punto di distribuzione di prodotti locali presso la sede dell’Associazione Culturale per l’Autogestione sito in San Giuliano Milanese in Via Risorgimento 21 come opportunità di formazione e avviamento al lavoro per adulti con disabilità e in condizione di svantaggio sociale, contribuendo così alla lotta contro il cambiamento climatico attraverso la promozione di stili di vita ecocompatibili e la produzione di pratiche sostenibili socio-ecologiche.

La pandemia e la crisi climatica hanno accelerato la consapevolezza della necessità e dell’urgenza di una transizione ecologica che non può eludere il problema di una trasformazione socioeconomica. Prendersi cura dell’ambiente è imprescindibile dalla cura delle persone: sono gli stili di vita, il modo di produrre, distribuire e consumare che stanno determinando la messa in discussione di un intero ecosistema. Prendersi cura delle persone per noi significa che i protagonisti del progetto “GaSpaccio: da gas a comunità alimentare locale” saranno i soggetti in condizione di disabilità e di svantaggio sociale.

Il progetto consiste nella realizzazione di uno spaccio di prodotti agricoli, biologici e a KM0, provenienti da una rete di produttori rispettosi dell’ambiente e delle persone impiegate.

GaSpaccio oltre ad approvvigionarsi in modo autonomo dalla rete dei produttori aderenti ha al suo interno uno spazio attrezzato per ospitare i singoli produttori per promuovere i propri prodotti e informare sulle metodologie di produzione. È già presente un sito web per l’acquisto dei prodotti locali per gli aderenti del GAS dell’associazione. Il progetto prevede l’implementazione del suddetto sito finalizzata all’inserimento dei prodotti disponibili da parte dei produttori.

L’Associazione metterà a disposizione lo spazio all’interno della propria sede di circa 100 mq con annesso bagno per disabili e uno per il personale, un ufficio per le attività di gestione di personale per le attività educative, per la contabilità e per quelle di amministrazione del progetto. Inoltre, è disponibile uno spazio all’aperto dove svolgere i mercati contadini.

Il personale impiegato per la realizzazione del progetto, ad esclusione degli educatori, sarà indicato da AFOL Metropolitana e dal CPS di San Donato Milanese per inserimento e formazione al lavoro. Consisterà in adulti con disabilità o in condizione di svantaggio sociale che verranno retribuiti con borse lavoro e da Tirocini riabilitativi con pazienti indicati dal CPS di San Donato Milanese.

I Partner: Cooperativa Agricola Sociale “i Germogli”, Distretto di Economia Solidale DESR, AFOL, UOP33, Gas dell’associazione